«[…] il processo del fare scultura è un rito arcaico, che viene da lontano come la storia stessa dell’uomo. Quel rito si compie con gesti e operazioni nel processo del fare: introduce
a un rapporto con il fantastico e con il misterioso. […] Io ritengo che ogni opera sia opera sociale […]: i problemi da cui è nata sono problemi di tutti […]. Non sono né il mercato né i riconoscimenti che spingono continuamente al fare:
è invece attraverso questo continuo e difficoltoso procedere che senti il passo del tempo, del tuo tempo, e senti che l’esistenza è come una grazia, come un miracolo.»
Carlo Manini


Da Carlo Manini, scultore. Opere 1964/1989, presentazione critica di Giovanni Quaglino, catalogo della mostra, Verbania, Museo del Paesaggio, 1989, p. 73.